La storia del Movimento Sociale Italiano, per varie ragioni, è sconosciuta ai più. A differenza di tutti i partiti della Prima Repubblica, però, il MSI è ancora fonte di ispirazione: il suo simbolo sopravvive, Almirante è spesso citato come un esempio e la parabola missina – uscita intonsa da Tangentopoli – è tuttora richiamata pubblicamente. Eppure – a dispetto di una reinterpretazione postuma, spesso edulcorata per non creare imbarazzi al nuovo corso della destra nazionale inaugurato da Gianfranco Fini – il Movimento Sociale Italiano è stato, per mezzo secolo, la casa comune di tutti gli italiani che riconoscevano nel Fascismo un riferimento ideale, manifestando contenuti culturali e basi politiche estranee all’universo liberale e al meccanismo liberista. Queste pagine – che formano il primo dei due volumi – ripercorrono una parabola iniziata nel “cupo tramonto” della disfatta bellica e terminata a Fiuggi nel 1995. Ma c’è di più: raccontano la storia mai scritta di coloro che – fuori e dentro il partito – lottarono per rimanere fedeli alle idee di sempre e e per impedire che il bagaglio politico, culturale e spirituale – trasmesso loro dai reduci della RSI – andasse disperso.
Soldato Audace è un’avanguardia a difesa di un ideale, di una cultura sofferente, di un futuro che ci appartiene. Siamo una rosa crescente in un mondo di rovine fatto di soldi, falsità e ignoranza. Acqua contro il fuoco, marmo contro la palude, verità contro la menzogna, siamo contro vento rispetto all’idea mediocre che assume la modernità. Puoi essere un Soldato Audace essendo esempio per la società e combattendo tutti i giorni per ciò in cui credi.